12/02/2025

DDL Sicurezza: il Parlamento Europeo avvia indagine sulle restrizioni previste per la Canapa


La filiera della canapa industriale in Italia ha ottenuto un’importante vittoria: il Parlamento Europeo ha accolto la petizione presentata da numerose associazioni di settore, avviando un’indagine sulle restrizioni imposte dal Governo italiano. Questo rappresenta un passo cruciale per la tutela del mercato della canapa legale, un settore in forte crescita che garantisce migliaia di posti di lavoro e opportunità di sviluppo sostenibile.

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Un’indagine che tutela il settore della canapa

La Commissione per le Petizioni ha dichiarato ricevibile la petizione congiunta promossa da organizzazioni come Canapa Sativa Italia, Federcanapa, Assocanapa, UPCBD e molte altre. L’inchiesta coinvolgerà anche la Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare e la Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, con l’obiettivo di verificare se le restrizioni italiane violino le normative europee, in particolare gli Articoli 34 e 36 del TFUE, che garantiscono la libera circolazione delle merci.

La petizione contro il Decreto MinSal e il DDL Sicurezza

La petizione n. 1144/2024 nasce in risposta alle proposte restrittive contenute nel Decreto MinSal del 27 giugno 2024 e nell’Articolo 18 del DDL Sicurezza, che potrebbero ostacolare la crescita della canapa industriale in Italia. Le misure introdotte rischiano di penalizzare ingiustamente il commercio di prodotti a base di CBD e altre derivazioni della canapa legale, creando barriere commerciali ingiustificate.

Secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE, gli Stati membri non possono imporre limitazioni alla coltivazione e alla vendita di prodotti derivati dalla canapa senza basi scientifiche concrete che dimostrino rischi per la salute pubblica. La sentenza C‑793/22 del 4 ottobre 2024 conferma questa posizione e rafforza la necessità di un intervento chiaro per regolamentare il mercato in modo equo.

CBD e canapa light: un settore da proteggere

Le interrogazioni parlamentari E-001510/2024 ed E-001677/2024 sollevano dubbi sulla compatibilità delle restrizioni italiane con il diritto dell’Unione Europea. Il settore della canapa light e del CBD è già regolamentato in molti paesi dell’UE e continua a espandersi grazie alla crescente domanda di prodotti naturali per il benessere. Imporre limiti arbitrari significa frenare un’opportunità economica e ambientale senza reali motivazioni scientifiche.

Un futuro sostenibile per la canapa in Italia

La decisione del Parlamento Europeo rappresenta un’opportunità per rivedere le normative e garantire un mercato più equo per gli operatori del settore. Come evidenziato da Mattia Cusani, presidente dell’Associazione CSI e promotore della petizione, “L’Unione Europea ha riconosciuto la fondatezza delle nostre istanze. Ora ci aspettiamo che il Governo italiano si adegui alle normative europee per tutelare il settore della canapa industriale”.

Nel frattempo, la community di JointoYou.it continua a supportare la trasparenza normativa e a promuovere un mercato della canapa legale libero da restrizioni ingiustificate. Resta aggiornato sul nostro blog per tutte le novità!