Cannabis Light in Italia: Un Settore da 2 Miliardi di Euro e 22.000 Lavoratori


Il mercato della cannabis light in Italia continua a crescere in modo esponenziale, con un impatto economico che supera i 2 miliardi di euro e la creazione di oltre 22.000 posti di lavoro. Secondo l’ultimo studio realizzato da MPG Consulting, la filiera delle infiorescenze di Canapa Sativa L. rappresenta un’importante risorsa economica per il Paese, nonostante le attuali restrizioni normative.

Il Mercato della Cannabis Light in Italia: Dati e Prospettive

L’analisi economica condotta dagli esperti Davide Fortin e Maria Paola Liotti, commissionata dall’associazione Canapa Sativa Italia, evidenzia che il mercato italiano della cannabis light genera:

  • 991,4 milioni di euro di impatto diretto (coltivazione, lavorazione e vendita);
  • 970 milioni di euro di impatto indiretto (fornitori, consulenze, attrezzature agricole);
  • 22.379 posti di lavoro distribuiti tra agricoltori, distributori, commercianti e professionisti del settore.

Il Confronto tra Modelli di Vendita

Lo studio ha ipotizzato due scenari di vendita per la cannabis light in Italia:

  1. Modello attuale: distribuzione tramite negozi specializzati, e-commerce e tabaccai, con un impatto economico totale di 1,96 miliardi di euro e 22.000 lavoratori impiegati.
  2. Modello monopolistico: vendita esclusiva nei tabaccai con una tassazione del 56,5%, che ridurrebbe il mercato a 530 milioni di euro, generando solo 6.042 posti di lavoro e una perdita di 1,4 miliardi di euro per l’economia nazionale.

Cannabis Light e Vino: Un Confronto Interessante

Lo studio mette in evidenza le numerose somiglianze tra il settore della cannabis light e quello del vino. Entrambi i mercati sono profondamente legati al territorio, alla cultura e alle tradizioni italiane. Proprio come per il vino, la cannabis light offre un’esperienza sensoriale completa ed è caratterizzata da diverse varietà con specifiche qualità organolettiche. Inoltre, sono in crescita i percorsi di degustazione e gli abbinamenti gastronomici con la canapa.

Alcune associazioni di categoria, tra cui Federcanapa, Confagricoltura e CIA-Agricoltori Italiani, hanno proposto un disciplinare di produzione per garantire standard elevati di qualità, tracciabilità e sostenibilità ambientale, ispirandosi alle normative già consolidate del settore vitivinicolo.

La Canapa nei Filari di Vigna: Benefici Agronomici

Uno studio pubblicato su New Zealand Wine Grower ha dimostrato che la coltivazione della canapa nei vigneti può migliorare la qualità del terreno e del vino. Grazie all’azione delle radici, la canapa contribuisce a una maggiore fertilità del suolo, riducendo l’uso di fertilizzanti chimici e migliorando la biodiversità.

Un Settore in Crescita tra Sfide e Opportunità

Nonostante le restrizioni legali, il mercato della cannabis light in Italia continua a espandersi, grazie a una domanda crescente e alla maggiore consapevolezza dei consumatori. Sempre più persone utilizzano la canapa come alternativa naturale al tabacco, apprezzandone le proprietà rilassanti senza gli effetti nocivi della nicotina.

Gli esperti del settore sottolineano l’importanza di un quadro normativo chiaro e strutturato, che possa garantire la crescita della filiera e valorizzare le potenzialità economiche e ambientali della canapa.

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