21/02/2023

Pesanti controlli della Polizia alla fiera Canapa Mundi


L’edizione 2023 di Canapa Mundi, la fiera della canapa di Roma, ha visto la presenza costante delle forze dell’ordine, carabinieri, finanza e polizia, che hanno effettuato meticolosi controlli agli operatori di settore e ai visitatori. Questi controlli sono stati effettuati in maniera continuativa e prolungata per tutti e tre i giorni della manifestazione, con diversi operatori di settore multati e visitatori denunciati, incluso uno per spaccio di cannabis light sequestrata che avrebbe avuto valori superiori a quelli consentiti.

La fiera della canapa è sempre stata oggetto di controlli, come ogni altro evento pubblico, ma la particolare solerzia degli agenti di quest’anno ha attirato l’attenzione. La presenza di tutte le categorie possibili di forze dell’ordine, l’arrivo degli agenti negli orari in cui erano presenti più visitatori, e la presenza di cani antidroga all’esterno hanno trasformato la manifestazione in un evento militarizzato.

Canapa Mundi rappresenta il cuore economico e sociale del settore della canapa. La fiera è l’occasione per espositori e visitatori di incontrarsi, scambiarsi idee e creare relazioni commerciali. La presenza costante delle forze dell’ordine ha inviato un messaggio chiaro, ovvero che il nuovo governo e il cambio di amministrazione della città stanno adottando un atteggiamento diverso nei confronti della cannabis.

L’organizzazione della fiera della canapa, come qualsiasi altra fiera di settore, è volta a creare un ambiente sicuro per gli operatori del settore e per i visitatori. Tuttavia, la presenza costante delle forze dell’ordine ha creato un’atmosfera di intimidazione per molti partecipanti. Inoltre, la natura degli interventi ha messo in luce la mancanza di comprensione degli agenti riguardo alla normativa che regola il settore della canapa.

La canapa rappresenta un’opportunità di sviluppo economico e sociale, soprattutto per i giovani che vogliono intraprendere un percorso professionale nel settore. Le attività connesse alla canapa vanno dalla coltivazione alla trasformazione in prodotti di vario genere, offrendo un’ampia gamma di possibilità di impiego

Il fatto che si sia deciso di esercitare un controllo così stringente alla fiera della canapa di Roma, ovvero la Canapa Mundi, ha suscitato grande preoccupazione tra gli operatori di settore e i visitatori. I controlli sono stati effettuati con una solerzia fuori dal comune, con l’utilizzo di tutti i tipi di forze dell’ordine presenti in Italia, incluse le unità cinofile antidroga.

Sebbene i controlli siano una pratica comune in molte fiere, la frequenza e l’intensità dei controlli durante la Canapa Mundi è stata notevole, al punto da destare sospetti e preoccupazioni tra i partecipanti dell’evento. La presenza delle forze dell’ordine, infatti, ha creato un clima di forte tensione e intimidazione, che non ha giovato alla partecipazione degli operatori e dei visitatori.

Questo tipo di intervento da parte delle forze dell’ordine ha rappresentato un vero e proprio tentativo di militarizzazione di un evento culturale e sociale, il cui principale obiettivo è quello di promuovere il settore della canapa. La presenza delle forze dell’ordine ha trasformato l’evento in un’occasione per esercitare un controllo sull’economia del settore, piuttosto che un’occasione per celebrare la cultura della canapa e promuovere i suoi usi.

L’atteggiamento delle forze dell’ordine alla Canapa Mundi è stato notevolmente differente rispetto alla loro presenza ad altre fiere, come ad esempio il Vinitaly, la fiera del vino. Mentre al Vinitaly i politici fanno le loro passeggiate tra giornalisti e fotografi, gli espositori sono liberi di mostrare i propri prodotti senza timore di essere multati o denunciati. In altre parole, la fiera del vino è vista come un evento prestigioso e di grande interesse economico e culturale, mentre la Canapa Mundi viene vista come un evento di minore importanza.

Questa differenza di trattamento è il risultato della percezione distorta che il governo ha del settore della canapa, che viene ancora associata alla criminalità e alla tossicodipendenza. Questa visione, tuttavia, è in netto contrasto con la realtà del settore, che rappresenta un’importante fonte di reddito per molte famiglie in Italia e in Europa, nonché un settore in forte espansione.

In definitiva, la presenza delle forze dell’ordine alla Canapa Mundi ha rappresentato una vera e propria violazione della libertà economica e culturale del settore della canapa, che ha subito ingiustamente una serie di controlli e sanzioni per il solo fatto di esistere. E’ importante che le autorità si rendano conto del valore e delle potenzialità di questo settore e smettano di considerarlo come un problema di ordine pubblico, ma piuttosto come un’opportunità per lo sviluppo e la crescita del nostro paese.