Come nei migliori film americani, poco prima del finale si è capovolta la situazione: il Ministro della Salute Roberto Speranza, a meno di 24 ore dall’entrata in vigore del suo provvedimento, ha deciso di ritirare il decreto firmato il 1° Ottobre, dopo un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Gilda Sportiello (M5S).
Il decreto, molto discusso anche da parte di molti esponenti della stessa maggioranza (come dimenticare la scaramuccia via twitter col compagno Frantoianni), metteva a serio rischio il settore Cannabis Light.
Il mercato in italia genera circa 20.000 posti di lavoro.
Il provvedimento avrebbe reso illegali gli estratti ad uso orale contenenti cannabidiolo (nella pratica Olio CBD) inserendoli nella tabella dei farmaci stupefacenti.
Federcanapa e alcune aziende di settore avevano già da alcuni giorni effettuato un formale ricorso al TAR per impugnare il provvedimento.
Ma la notizia arrivata ieri nel tardo pomeriggio è stato un fulmine a ciel sereno nel mondo della canapa light italiana: quando tutto sembrava perduto i maggiori organi di stampa e di settore hanno diffuso la notizia, rasserenando le circa 1000 aziende presenti sul tutto il territorio nazionale.
Il Ministro della Salute ha ritirato il decreto, almeno per il momento, dichiarando l’intenzione di convocare un tavolo con l’Istituto Superiore di Sanità e Consiglio Superiore di Sanità per una valutazione «sistematica e complessiva».