Una nuova pianta potrebbe rivoluzionare il campo della medicina: l’ombrello lanoso (Helichrysum umbraculigerum), una specie di elicriso che cresce in Sudafrica, produce oltre 40 cannabinoidi, molti dei quali finora sconosciuti e potenzialmente utili a fini terapeutici. La scoperta è stata fatta da un team di ricerca internazionale guidato da scienziati israeliani del Weizmann Institute of Science di Rehovot, che hanno sequenziato l’intero genoma della pianta e utilizzato tecniche avanzate come la spettroscopia di massa ad alta risoluzione e la risonanza magnetica nucleare per identificare e comprendere i cannabinoidi prodotti.
L’ombrello lanoso produce cannabinoidi soprattutto nelle foglie, in particolare nei tricomi, e la sua coltivazione potrebbe rappresentare un’alternativa economica e sostenibile rispetto alla cannabis, che produce cannabinoidi principalmente nei fiori. Inoltre, gli enzimi responsabili della produzione di cannabinoidi dell’ombrello lanoso appartengono alla stessa famiglia di quelli della cannabis, il che rende possibile la produzione di cannabinoidi attraverso la modifica del lievito di birra.
La scoperta è particolarmente importante perché potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti terapeutici, soprattutto considerando che molti dei cannabinoidi prodotti dall’ombrello lanoso sono sconosciuti e potrebbero avere importanti proprietà curative.
Nonostante non siano stati individuati cannabinoidi come il cannabidiolo (CBD) e il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), molto conosciuti per le loro proprietà psicoattive, i risultati del nuovo studio rappresentano un’importante base di partenza per ulteriori ricerche sulle proprietà terapeutiche dei cannabinoidi.