La cannabis, da sempre associata a una serie di significati e percezioni nel corso dei secoli, ha recentemente svelato nuovi segreti grazie a uno studio condotto nell’antica Milano del XVII secolo. I ricercatori dell’Università di Milano hanno esaminato resti scheletrici in un cimitero del periodo, gettando nuova luce sull’uso storico della cannabis, suscitando interesse e interrogativi sul suo ruolo nella società di allora.
Una scoperta sorprendente
Lo studio ha svelato tracce di THC e CBD nelle ossa umane del XVII secolo, suggerendo un utilizzo ricreativo della cannabis, contrariamente alla credenza comune che il suo impiego storico fosse scomparso dopo il divieto papale del 1484. Questa scoperta, attraverso un’analisi archeologica innovativa, ha messo in discussione le percezioni tradizionali sulla storia della cannabis, rivelando aspetti inaspettati che svelano uno sguardo più complesso sulla vita e le abitudini del tempo.
Contesto storico e divieto papale
L’uso della cannabis è radicato nella storia, con citazioni risalenti al 440 a.C. da parte di Erodoto, che ne descriveva gli effetti. Tuttavia, nel 1484, Papa Innocenzo VIII emise un decreto che demonizzava la cannabis, innescando un lungo periodo di associazione con il paganesimo e una condanna sociale da parte della Chiesa.
Ricerca innovativa e risultati rivelatori
La biologa Gaia Giordano e il suo team hanno condotto uno studio rivoluzionario sui resti scheletrici, rivelando tracce di cannabis nelle ossa umane. È la prima volta che si scoprono evidenze tangibili dell’uso storico di cannabis, aprendo una finestra unica sulle pratiche culturali e ricreative del XVII secolo.
Condizioni socio-economiche e uso ricreativo
L’archeotossicologo Domenico di Candia, uno dei leader dello studio, ipotizza che le difficili condizioni di vita a Milano durante quel periodo, caratterizzate da carestie, malattie e povertà, potrebbero aver contribuito all’uso ricreativo della cannabis. La pianta potrebbe essere stata aggiunta a cibi e infusi come mezzo per alleviare le dure realtà quotidiane.
Il ruolo della canapa nell’industria storica italiana
L’Italia ha una storia ricca come grande produttrice di canapa, utilizzata in molteplici settori industriali come corde, tessuti e carta. Questa scoperta solleva interrogativi sulla persistente vergogna sociale associata alla cannabis, indicando che il suo stigma potrebbe essere radicato nella storia e nella potente influenza della Chiesa cattolica.
Conclusioni e implicazioni
In un’epoca in cui la cannabis è al centro di dibattiti sull’accettazione sociale e sull’uso terapeutico, questa ricerca pionieristica apre nuovi orizzonti sulla sua storia, suscitando riflessioni su come la società moderna percepisce ancora questa pianta. L’antica Milano del XVII secolo, attraverso questa scoperta, si rivela un crocevia affascinante tra storia, cultura e l’uso della cannabis, offrendo nuove prospettive sulla sua presenza nel tessuto sociale del tempo.