Il 29 maggio 2024, la Francia ha preso una decisione significativa riguardo alla crescente diffusione dei cannabinoidi sintetici come H4CBD, THCP e altri. L’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM) ha infatti incluso questi composti nell’elenco degli stupefacenti, riflettendo le preoccupazioni crescenti sulla loro sicurezza e sui rischi potenziali.
Provvedimento dell’ANSM sui cannabinoidi sintetici
Con l’aumento della presenza di cannabinoidi sintetici sul mercato, in particolare su Internet e in alcuni negozi di CBD, la Francia ha deciso di agire. Prodotti come HHC, H4CBD e THCP vengono commercializzati in varie forme, tra cui fiori di cannabis trattati con questi composti, resine, spray, gommine, vaporizzatori ed e-liquid, destinati a essere consumati per via orale, vaporizzati o fumati.
L’ANSM ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza sconosciuta di questi composti, al loro potenziale di dipendenza e agli effetti psicoattivi che possono avere sui consumatori. Questi cannabinoidi hanno sfruttato scappatoie legali per entrare nel mercato, ma ora sono sotto il controllo rigoroso delle autorità francesi.
Dettagli del nuovo regolamento
Il nuovo regolamento entrerà in vigore il 3 giugno 2024 e segue il divieto del HHC dell’estate 2023 e una dichiarazione di marzo che anticipava l’intenzione di regolamentare questi composti. All’inizio di maggio, l’ANSM ha presentato il progetto di divieto utilizzando la procedura accelerata della Commissione Europea.
I cannabinoidi che ora sono classificati come stupefacenti includono:
- H4CBD (noto anche come THC, CBD idrogenato o tetraidrocannabidiolo)
- H2CBD (diidrocannabidiolo)
- THCP
- HHC, HHCO, HHCP e HCCPO
Inoltre, il regolamento vieta qualsiasi sostanza derivata dal nucleo del benzo[c]cromene con specifiche modifiche strutturali, ad eccezione del cannabinolo (CBN).
Giustificazione della misura
L’ANSM ha giustificato la classificazione di questi nuovi cannabinoidi come stupefacenti a causa dei rischi per la salute e del potenziale di dipendenza legati al loro uso. L’agenzia ha ricevuto numerose segnalazioni di effetti avversi gravi dai centri di valutazione e segnalazione delle dipendenze (CEIP-A), il che ha rafforzato la decisione di vietarli.
Rischi associati ai cannabinoidi sintetici
Gli effetti collaterali riportati legati all’uso di cannabinoidi sintetici includono vomito, perdita di coscienza, coma, convulsioni, paranoia, ansia e persino attacchi di panico. Altri sintomi comuni sono pressione alta, tachicardia e dolori al petto, che possono essere confusi con un attacco di cuore. In alcuni casi, è stata segnalata anche insufficienza renale.
L’ANSM ha inoltre sottolineato che la composizione di questi prodotti potrebbe non corrispondere a quanto dichiarato sull’etichetta, con concentrazioni di cannabinoidi spesso più alte di quanto il consumatore possa immaginare.
Mentre è prevedibile che diverse aziende del settore tenteranno di contestare questo nuovo regolamento, come accaduto con il divieto del HHC, molti negozi hanno già iniziato a smaltire le loro scorte di questi prodotti.